Applicazione delle tecniche di content analysis ai magazine di propaganda dello stato islamico: la chiamata alle armi di Rumiyah

Acampa, Suania (2018) Applicazione delle tecniche di content analysis ai magazine di propaganda dello stato islamico: la chiamata alle armi di Rumiyah. Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, XII (2). pp. 46-73. ISSN 1971-033X

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Negli ultimi anni il terrorismo di matrice islamica ha sferrato un attacco frontale al cuore dell'Europa. Pertanto, quest’analisi parte dall’interesse di comprendere le tecniche e le tematiche utilizzate dal nuovo gruppo terrorista a supporto dell’azione di propaganda della jihad, veicolata attraverso diversi strumenti comunicativi. L’articolo presenta un’analis diacronica dei magazine di propaganda del sedicente stato islamico: un primo esame ha interessato i magazine online Dābiq e Dār al-Islām editi da al-Ḥayāt Media Center e pubblicati – in lingua inglese e francese - da giugno 2014 (anno di proclamazione dello Stato Islamico) ad agosto 2016. Successivamente, lo stato islamico ha sostituito la pubblicazione di Dābiq e Dār al-Islām con il nuovo magazine online Rumiyha, pubblicato da settembre 2016. Quest’ultimo magazine in particolare suscita interesse soprattutto in Italia sia per il significato simbolico del nome attribuitogli (trad. Roma), sia per l’azione che, attraverso esso, il gruppo jihadista intende perseguire: la conquista di Roma. Questi tre magazine sono stati analizzati in momenti diversi, utilizzando le tecniche di content analysis, grazie alle quali è stata possibile una lettura multidimensionale e più approfondita del corpus testuale che ha permesso di evidenziare nettamente i differenti obiettivi comunicativi delle testate – strettamente legati alle diverse lingue utilizzate - e i temi di cui si sono avvalsi i jihadisti al fine di ottenere il feedback desiderato, ossia proselitismo e induzione all’azione. L’elemento più significativo, sorto dall’analisi di Dābiq e Dār al-Islām, è quello relativo alla propaganda veicolata nei confronti delle donne, mentre il magazine Rumiyah si identifica come una vera e propria “metodologia dell’attentato”. La content analysis si è dimostrata, così, un ottimo strumento di analisi e comprensione delle strategie comunicative adottate dal nuovo network jihadista, il quale cerca di porsi non più come un gruppo terroristico, ma come un vero e proprio Stato, attraverso confini definiti e conio, promuovendo sistemi di welfare, assistenza e istituzioni giuridiche e scolastiche.

Item Type: Article
Additional Information: Titolo anche in francese e in inglese
Uncontrolled Keywords: Islamic state; Jihad; content analysis; terrorism; propaganda magazines
Subjects: 300 Scienze sociali
Depositing User: Prof.ssa Raffaella Sette
Date Deposited: 03 Aug 2018 08:35
Last Modified: 20 Aug 2018 13:50
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/18144

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