Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) e Sardinella aurita (Valenciennes, 1847): rapporto tecnico sulla metodologia di acquisizione di dati morfometrici dei primi stadi di sviluppo del ciclo vitale

Torri, Marco and Cuttitta, Angela and Armeri, Grazia Maria and Calì, Federico and Patti, Carlo and De Luca, Biagio and Di Maria, Antonino and Mangiaracina, Francesca and Quinci, Enza Maria and Falco, Francesca and Musco, Marianna and Maneiro, Isabel and Bennici, Carmelo and Patti, Bernardo and Mazzola, Salvatore Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758) e Sardinella aurita (Valenciennes, 1847): rapporto tecnico sulla metodologia di acquisizione di dati morfometrici dei primi stadi di sviluppo del ciclo vitale. Technical Report. IAMC-CNR, Capo Granitola. (Unpublished)

[img]
Preview
PDF
rapporto_tecnico_morfometria.pdf

Download (2MB)

Abstract

Le acciughe (Engraulis encrasicolus, Linnaeus, 1758) e le alacce (Sardinella aurita, Valenciennes, 1847) sono piccoli pesci pelagici appartenenti rispettivamente alle famiglie degli Engraulidae e dei Clupeidae. Esse sono tra le più importanti risorse alieutiche in molte regioni del Mar Mediterraneo. Dai dati IREPA del 2009, è emerso che In Italia, la pesca di Engraulis encrasicolus ha rappresentano in media il 26% circa del pescato totale. La Sardinella aurita risulta essere un importante risorsa ittica commerciale soprattutto per i Paesi nordafricani che si affacciano sul Mediterraneo. Inoltre a partire dagli anni 90, il suo sfruttamento è in continuo aumento (National Statistical Service of Hellas, 1990-2002) per via del suo coinvolgimento nelle metodologie di conservazione degli alimenti e come esca per le redditizie attività di pesca del tonno e del pesce spada (Tsikliras, 2006). I programmi di monitoraggio di queste specie hanno evidenziato fluttuazioni inter-annuali di biomassa molto pronunciate (Cergole et al., 2002; Cingolani, 2004). Le cause di queste oscillazioni possono essere molteplici e legate a fattori di natura antropica, ad esempio l’elevato sforzo di pesca, e a fattori naturali (Borjia et al., 1996). In particolare, le dinamiche biologiche ed ambientali che influenzano la sopravvivenza dei primi stadi di vita di queste specie e il successivo reclutamento, possono essere di fondamentale importanza nel determinare le contrazioni e gli incrementi annuali dello stock adulto (Thikonova et al., 2000; James et al., 2003; Cuttitta et al., 2003, 2006). Inoltre la conoscenza della biologia riproduttiva di tali specie non può esimersi dal comprendere se esistono diversi gruppi parentali nell’area dove incide lo sforzo di pesca e di come essi siano distribuiti spazialmente, per far si che lo sforzo di pesca sia quanto più possibile distribuito equamente. Lo studio delle fasi ittioplanctoniche e delle sue relazioni con l’ambiente e gli altri organismi, risulta quindi di primaria importanza nell’ambito delle conoscenze necessarie per il corretto sfruttamento delle risorse alieutiche. In questo contesto l’acquisizione e l’analisi dei dati morfometrici rappresenta una delle metodologie fondamentali per la caratterizzazione dimensionale e per la valutazione eventuali differenze morfologiche presenti in larve provenienti da diverse zone dell’area di studio.

Item Type: Monograph (Technical Report)
Subjects: 500 Scienze naturali e Matematica > 570 Scienze della vita; Biologia > 570.15195 Statistica in Biologia (Classificare qui la Biometria, la Biostatistica)
Depositing User: CTER CARLO PATTI
Date Deposited: 08 Oct 2014 10:03
Last Modified: 08 Oct 2014 10:03
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/10030

Actions (login required)

View Item View Item