Zaffaroni, E. R. (2009) Is an efficient criminal contribution possible to prevent crimes against humanity? Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, III (2). pp. 6-30. ISSN 1971-033X
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Abstract
L’autore si interroga sul ruolo che le scienze criminologiche possono svolgere per quanto concerne il giudizio e la punizione degli autori di crimini contro l’umanità. In particolare, compito delle scienze criminologiche dovrà essere quello di esercitare una funzione critica nei confronti delle azioni che precedono e preparano i genocidi, rappresentate dalla predisposizione di tecniche di neutralizzazione quali, ad esempio, le ideologie della superiorità razziale, la classificazione e gerarchizzazione degli esseri umani e della sicurezza nazionale, ideologie che arrivano a legittimare la tortura. Il diritto penale internazionale può offrire palliativi o espedienti pragmatici, ma la vera prevenzione degli omicidi di massa può avvenire solo attraverso una conoscenza criminologica capace di criticare e di rifiutare sistematicamente la validità di tecniche di neutralizzazione preparate, in modo preciso e scrupoloso, da diversi teorici e diffuse nell’opinione pubblica come sollecitazioni alla vendetta. Se le scienze criminologiche, in nome di una pretesa ed impossibile neutralità ideologica, non si adopereranno per sconfiggere le tecniche di neutralizzazione impiegate negli omicidi di massa, la nostra conoscenza precipiterà in un vortice oscuro e diventerà “un’altra scienza che non pensa”.
Item Type: | Article |
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Uncontrolled Keywords: | scienze criminologiche; crimini contro l'umanità |
Subjects: | 300 Scienze sociali |
Depositing User: | Prof.ssa Raffaella Sette |
Date Deposited: | 07 Aug 2009 |
Last Modified: | 20 May 2010 12:02 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/1034 |
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