Pinto, Fulvia (2010) L'area “Porta Vittoria” a Milano. TeMA - Trimestrale del Laboratorio Territorio Mobilità Ambiente, 03 (04.10). pp. 53-64. ISSN 1970-9870
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Abstract
La trasformazione di Milano ha bisogno, per realizzarsi compiutamente, delle infrastrutture adeguate al livello di una grande città europea. Il Passante Ferroviario è una infrastruttura quasi interamente sotterranea che attraversa la città di Milano da nord-ovest a sud-est. Il “Passante ferroviario” rappresenta la struttura sulla quale costruire lo sviluppo urbano della “Grande Milano” e gioca un ruolo strategico nelle scelte localizzative, favorendo la creazione di un sistema urbano integrato e competitivo. Il Passante mette in comunicazione parti centrali della città con quartieri periferici che già stanno sfruttando la presenza del Passante per rinnovare la loro immagine. La area oggetto di studio, originariamente occupata da uno scalo delle Ferrovie dello Stato, ospita oggi la nuova fermata del Passante Ferroviario. Lo ambito di trasformazione urbanistica “Porta Vittoria” è localizzato in una zona semicentrale di Milano, appena oltre la prima circumvallazione, sullo asse di collegamento con lo aeroporto di Linate. La posizione strategica della area, estremamente accessibile, ha determinato le scelte delle funzioni da insediare. La riqualificazione è caratterizzata da due importanti interventi, uno pubblico e uno privato. Lo intervento pubblico riguarda la BEIC – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, lo intervento privato riguarda il nuovo quartiere “Porta Vittoria” che avrà funzioni miste: residenze, uffici, attività commerciali, alberghi e cinema multisala. Il progetto per la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, sviluppato molti anni fa, intendeva dotare Milano di una "infrastruttura" per la cultura fra le più grandi d'Europa. La mancanza di finanziamenti ha causato lunghe interruzioni e forti ritardi nella realizzazione. Il progetto pone particolare attenzione alla sostenibilità dell’edificio, utilizzando sistemi energetici ad alta efficienza con pompe di calore (con sfruttamento dell’acqua di falda, piuttosto superficiale in quella zona), collettori solari e pannelli fotovoltaici. La ipotesi manifesta la volontà di creare una relazione tra il progetto vincitore del concorso Beic e gli interventi privati. Lo intero isolato di progetto viene trattato come una unità, un unico intervento che si compone di due parti, lo edificio Beic e il complesso edilizio da realizzare. Le due componenti sono distinte architettonicamente ma sono legate da un articolato sistema di relazioni e operano a scala urbana secondo una strategia comune. La importanza dello intervento di riqualificazione risiede nella integrazione tra sistema urbanistico e sistema della mobilità, in una area, che ospita funzioni di livello sovra comunale, accessibile dalla intera regione urbana milanese. Tuttavia il progetto di riqualificazione comprendeva solo le aree ferroviarie e non includeva le aree limitrofe. La attuazione del P.I.I. pertanto è stata una occasione mancata per mettere a sistema una consistente parte di città sottoutilizzata. La trasformazione di grandi e piccole aree attraverso il ricorso a P.I.I. in assenza di un disegno strategico, porta a trasformazioni puntuali, ma disorganiche tra loro. Il P.I.I. di “Porta Vittoria” determinerà la trasformazione di una area, da tempo dismessa, ma risulta importante riqualificare anche le aree limitrofe attraverso una sistematizzazione dei diversi interventi.
Item Type: | Article |
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Subjects: | 600 Tecnologia - Scienze applicate > 620 Ingegneria e attivita' affini 700 Arti, Belle arti e Arti decorative > 710 Urbanistica e paesistica |
Depositing User: | Rosa Anna La Rocca |
Date Deposited: | 07 Mar 2011 14:15 |
Last Modified: | 07 Mar 2011 14:15 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/3166 |
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