La ricerca scende nelle profondità del mare : tecnologie, lavoro e pratiche sociali sulla nave oceanografica Urania

Mattoni, Silvia (2011) La ricerca scende nelle profondità del mare : tecnologie, lavoro e pratiche sociali sulla nave oceanografica Urania. Other thesis, Università degli Studi di Roma "Sapienza".

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tesi_oceanografica_con_indice_21_febbraio_2011.pdf - Accepted Version

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Abstract

Cos’è un gruppo di ricerca? Come cambia il suo funzionamento quando la maggior parte delle attività si svolgono in ambiente chiuso e limitato come una nave e con tempi strettissimi? Quanto le tecnologie complesse influenzano le pratiche lavorative dei ricercatori e come queste vengono a loro volta modificate, ossia ricostruite e rinegoziate, all’interno del sistema di attività e di interazione del gruppo? Lo studio intende rispondere a queste domande attraverso una dettagliata analisi etnografica discorsiva dei fenomeni organizzativi complessi che si creano nei contesti lavorativi ad alta tecnologia come quelli delle navi oceanografiche. Durante la ricerca saranno analizzate pratiche svolte quotidianamente dalla comunità di ‘esperti’ e di ‘novizi’, utilizzando un approccio di ricerca di tipo emico. L’ipotesi di partenza é capire se e come le attività lavorative, particolarmente complesse, (in questo caso esperti di tecnologie informatiche e strumentazioni sofisticate) in alcuni settori, come quello oceanografico in navigazione (dove l’emergenza può verificarsi in qualsiasi momento), possano generare sentimenti di precarietà e soprattutto sensazioni di incertezza, sia lavorativa che di vita. Lo studio parte dall’osservazione delle pratiche dei ricercatori, dei tecnici scientifici e dei componenti dell’equipaggio della nave, i loro discorsi e i loro gesti, per poi arrivare all’uso delle infrastrutture materiali e tecnologiche. Il viaggio nel mondo della ricerca in mare si sviluppa attraverso 5 capitoli: nel primo vengono descritte le strategie e le modalità utilizzate per accedere all’interno dell’organizzazione; il secondo analizza l’impianto teorico-metodologico scelto per sviluppare la ricerca; il terzo spiega le varie tappe che hanno portato all’incontro con il gruppo dei ricercatori; il quarto delinea le pratiche lavorative, sociali e conviviali dell’équipe che si svolgono a bordo dell’Urania a partire dal racconto delle storie personali di ogni singolo membro; e infine l’ultimo tratta delle varie problematiche collegate al mondo della ricerca in senso lato, dalla passione sfrenata per la ricerca in mare, fino alla paura che possa capitare ancora una volta un incidente durante la navigazione, come due anni fa alla Thetis. Foto e still frames, tratte da registrazioni video realizzate durante la missione, aiuteranno poi a documentare in modo sicuramente più pregnante le relazioni e le interazioni che si succedono nell’arco della settimana, mentre a completare lo studio un DVD con immagini riprese durante l’osservazione. L’indagine ha rilevato una particolare organizzazione a bordo della nave Urania: rispetto ad altre realtà straniere, soprattutto quella statunitense descritta da Goodwin (2003), che presenta un equipaggio tipicamente militare, la flotta oceanografica italiana offre una maggiore libertà di manovra nelle operazioni di ricerca. Altra differenza, la proprietà della flotta: prettamente militare per le navi oceanografiche statunitensi; di proprietà del Consiglio Nazionale delle Ricerche per quella italiana. Una distinzione da non sottovalutare, visto che in questo secondo caso la ricerca in mare non solo diventa opportunità per diversi Enti e Università italiani, nonostante gli elevati costi, di realizzare lavori sull’argomento, ma addirittura di poterlo fare in piena autonomia. Lo studio si chiude con una ulteriore prospettiva di ricerca: creare un team di esperti (collaboratori interni e/o esterni al Cnr) in grado di monitorare periodicamente la comunità dei ricercatori durante le campagne oceanografiche per migliorare da una parte il sistema organizzativo delle pratiche lavorative quotidiane e dall’altra la progettazione dell’usabilità degli apparati tecnologici complessi e di nuova generazione, sviluppando al contempo nuove strategie di ricerca per ridefinire in modo innovativo la relazione tra tecnico e sociale, cambiando in meglio le attività di lavoro.

Item Type: Thesis (Other)
Subjects: 300 Scienze sociali > 301 Sociologia e Antropologia (Classificare qui le opere interdisciplinari sulla società)
300 Scienze sociali > 302 Interazione sociale (classificare qui i principi psicologici della Sociologia, le relazioni interpersonali, la Psicologia sociale)
600 Tecnologia - Scienze applicate > 606 Organizzazioni
Depositing User: dr Silvia Mattoni
Date Deposited: 20 Apr 2011 13:58
Last Modified: 20 Apr 2011 13:58
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/3257

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