Green Mobility in una prospettiva manageriale

Boccagna, Pasquale (2011) Green Mobility in una prospettiva manageriale. TeMA - Trimestrale del Laboratorio Territorio Mobilità Ambiente, 04 (02/11). pp. 67-80. ISSN 1970-9870

[img]
Preview
PDF
06_BOCCAGNA.pdf - Published Version
Available under License Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (639kB)
Official URL: http://www.tema.unina.it

Abstract

Il tema della mobilità verde (trasporti ecosostenibili) va affrontato in maniera sistemica in quanto l'innovazione non interessa solo il sistema e le tecniche di trasporto, ma coinvolge anche aspetti socio-culturali e politici. L'analisi del problema in una prospettiva manageriale, secondo i principi della Resource Based Theory, può aiutare a comprendere la necessità dell'azione di una governance territoriale e come essa può ottenere i vantaggi competitivi del territorio in termini di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile nel lungo termine. Il concetto di base che si vuole sostenere in questa analisi è quello del vantaggio competitivo associato, questa volta, non alla singola azienda o gruppo di aziende, ma all'intero territorio o distretto geografico, industriale e socio-culturale. Nella Teoria del Distretto (Marshal 1920, Becattini 1989) si afferma il concetto di vantaggio competitivo delle imprese come effetto dell'influenza del territorio, delle risorse, delle esperienze e conoscenze sedimentate nel corso del tempo dalle popolazioni locali nella generazione delle capacità produttive e distintive delle imprese di quel distretto. In una parola, il territorio influenza le capacità imprenditoriali. Ogni impresa possiede un vantaggio competitivo derivante dall'utilizzo delle risorse del territorio, che pertanto possiedono delle qualità di Valore, Rarità, Inimitabilità e Organizzabilità (VRIO Management). Ogni comunità locale possiede una specifica “cultura” o modo di concepire la realtà produttiva. Le funzioni d'uso delle risorse derivano dalla capacità di utilizzare la “conoscenza sedimentata”, e tutto ciò si traduce nella specializzazione produttiva e, infine, negli stili di vita. Dato questo assunto, per introdurre un cambiamento negli stili di vita e nei comportamenti di un territorio, è necessario un processo di innovazione (Schumpeter 1943) di carattere sistemico che deve interessare non solo l'aspetto tecnologico ma anche quello socio-culturale e quello politico-normativo. Tecnologia, società e politica sono le tre aree che sono alimentate dalla capacità di continua innovazione e ciò rappresenta il vantaggio competitivo che una comunità locale consegue tanto nella organizzazione dei fattori della produzione quanto nella generazione del livello di benessere locale e vivibilità ambientale. In altri termini, secondo l'impostazione comportamentista (Nelson e Winter 1982), questo è lo schema dell'evoluzione. Si può assumere, così, che l'innovazione tecnologica comporta come effetto il cambiamento delle funzioni d'uso, dei comportamenti degli utenti (consumatori) e del sistema politico-normativo (rivoluzione schumpeteriana); ancora, i cambiamenti di tipo socio-culturale investono di conseguenza, oltre l'assetto economico, anche la sfera politica e normativa (rivoluzioni sociali); infine i cambiamenti originati nella sfera politico-normativa impattano sull'organizzazione dell'economia e della società oltre che sui comportamenti umani (rivoluzioni politiche). Delle tre sicuramente la rivoluzione tecnologica è quella che più velocemente e intensamente ha interessato economia, società e sfera giuridico-politica. In questa prospettiva si vuole avvalorare l'ipotesi, in impostazione falsificazionista, secondo cui lo sviluppo locale è il risultato di una capacità di intendere i cambiamenti nel campo tecnologico, socio-culturale e politico nel corso del tempo e ciò rappresenta il patrimonio della Conoscenza (Rullani 2004). D'altra parte il processo di innovazione incontra delle resistenze al cambiamento, generate dalle “routines”, o modi di comportamento comunemente diffusi. Il cambiamento, quindi, può operare solo in conseguenza di una valutazione positiva dei costi-benefici relativi all'introduzione dell'innovazione. L'analisi del problema dello sviluppo dei sistemi di trasporto nella direzione della compatibilità ambientale, della riduzione dell'inquinamento e dell'alta velocità può essere visto come un tipico problema manageriale nella prospettica teorica dei sistemi territoriali. I trasporti, infatti, rappresentano la risorsa fondamentale per il funzionamento e lo sviluppo economico tanto di un Paese quanto dei suoi distretti produttivi. Pertanto, l'applicazione dello schema del VRIO Management, secondo l'impostazione della Resource Based Theory, è una prospettiva utile per concepire lo sviluppo del vantaggio competitivo territoriale, in un'ottica di governance del territorio di tipo sistemico, basato sull'innovazione ecocompatibile dei sistemi logistici .

Item Type: Article
Subjects: 600 Tecnologia - Scienze applicate > 620 Ingegneria e attivita' affini
700 Arti, Belle arti e Arti decorative > 720 Architettura (Classificare qui le opere d'insieme su Architettura, Urbanistica e Paesistica)
Depositing User: Rosa Anna La Rocca
Date Deposited: 03 Aug 2011 08:06
Last Modified: 03 Aug 2011 08:06
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/3442

Actions (login required)

View Item View Item