Baldi, Marta (2011) Progetto tra integrazione e interazione: il caso di Stoccarda. Bollettino ingegneri, 59 (10). pp. 3-14. ISSN 2035-2433
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Abstract
Un nuovo edificio come requisito basilare, al pari della sua coerenza statica e funzionale, dovrà avere la capacità intrinseca di minimizzare l’impatto che i materiali costituenti, la forma, la sua costruzione e il suo funzionamento, avranno sull’ambiente nel quale si inseriscono. Nasce l’esigenza di divulgare in forma architettonica il messaggio ambientalista introducendo un nuovo linguaggio della sostenibilità per l’architettura contemporanea. Il risultato dell’integrazione tra i vari aspetti della progettazione, ha portato in questo esempio, ad una sintesi tra forma, struttura e materiali racchiusi in un edificio che vorrebbe essere armonico, flessibile e leggibile. La scelta verso un’architettura funzionale, nuda, essenziale, che rinuncia ad un formalismo espressivo, lascia spazio ad un rigore strutturale quasi industriale, in una soluzione che ha previsto l’interazione tra sistemi costruttivi differenti: il cemento armato, tecnica principe del ‘900, i pannelli multistrato di legno massiccio, materiale antico con tecnologia moderna che fa valere le doti di leggerezza e il suo “appeal” ecosostenibile, le sezioni miste acciaio-calcestruzzo e la tecnologia del cemento armato precompresso.
Item Type: | Article |
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Uncontrolled Keywords: | Progettazione contemporanea, progettazione ecosostenibile, architettura funzionale negli edifici, Progetto per Politecnico di Stoccarda |
Subjects: | 600 Tecnologia - Scienze applicate > 620 Ingegneria e attivita' affini 700 Arti, Belle arti e Arti decorative > 720 Architettura (Classificare qui le opere d'insieme su Architettura, Urbanistica e Paesistica) |
Depositing User: | Collegio Ingegneri Toscana |
Date Deposited: | 13 Mar 2012 14:24 |
Last Modified: | 29 Mar 2013 12:47 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/4012 |
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