Geraci, Girolamo and Pisello, Franco and Arnone, Enrico and Modica, Giuseppe and Schiumé, Carmelo (2008) Endoscopic cytology in biliary strictures. Personal experience. Il giornale di chirurgia, 29 (10). pp. 403-406. ISSN 1971-145X
|
Text
article(168).pdf - Published Version Download (78kB) |
Abstract
La diagnosi differenziale tra stenosi biliari maligne e benigne costituisce il momento fondamentale per il trattamento dei pazienti itterici. Lo scopo del nostro studio è quello di definire il ruolo della citologia, utilizzando la bile prelevata durante la colangiopancreatografia retrograda per via endoscopica (CPRE), nel definire la diagnosi di natura di una stenosi biliare. Pazienti e metodi. Questo studio retrospettivo è stato condotto su 67 pazienti consecutivi affetti da ittero ostruttivo ingravescente, sottoposti a ERCP ± PTE (endoscopia transepatica percutanea) + prelievo di bile + posizionamento di protesi biliare. Abbiamo identificato 21 stenosi ilari (31.3%), 17 stenosi della parte media della via principale (25.3%) e 28 stenosi del coledoco distale (41.4%). In un paziente (2%) la colangiografia non ha dimostrato alcuna stenosi ma abbiamo lo stesso prelevato la bile dopo il posizionamento di un sondino naso-biliare. Risultati. È stata possibile la diagnosi solo in 40 dei 65 pazienti (61.5%), mentre nei restanti 25 pazienti non è stata evidenziata cellularità nel prelievo di bile (38.5%). La presenza di neoplasia cefalopancreatica è stata esclusa (assenza di cellule atipiche) in 25 dei 40 esami diagnostici (62.5%) ma, durante il follow-up, solo 7 di questi 25 soggetti sono risultati affetti da stenosi benigna (veri negativi 28%), mentre i restanti 18 casi erano affetti da un tumore del distretto bilio-pancreatico (falsi negativi 72%). Nove su 14 pazienti con citologia positiva per carcinoma avevano un colangiocarcinoma (65%), 4 un cancro del pancreas (28%) e uno un carcinoma della papilla di Vater. Dei 25 campioni non diagnostici, 5 (20%) sono risultati benigni, 20 (80%) maligni. L’analisi statistica dei dati (test del chi-quadro) ci consente di affermare cha la citologia biliare, se diagnostica, è significativamente valida nell’evidenziare una neoplasia del tratto bilio-pancreatico (p < 0.05) anche se, considerando l’alto tasso di campioni non diagnostici, il suo ruolo appare molto ridimensionato (p = 0.09). Discussione. La citologia biliare esfoliativa di campioni ottenuti durante la CPRE è il metodo più facile e meno invasivo per la diagnosi di natura di una stenosi coledocica, ma per la sua bassa sensibilità (6-63%, secondo i dati della letteratura) non sembra particolarmente accurato; la dilatazione della stenosi prima del prelievo di bile sembra incrementare la sensibilità diagnostica e l’accuratezza dell’esame citologico. Conclusioni. Il prelievo di bile durante CPRE è un metodo sicuro che non aumenta la morbidità procedura-correlata, consente un orientamento diagnostico nel 75% circa dei casi e la sua sensibilità ed accuratezza sono migliorate dal prelievo dopo dilatazione della stenosi. Benché un risultato negativo non escluda una diagnosi di malignità, il risultato positivo va considerato diagnostico (valore predittivo positivo 100%).
Item Type: | Article |
---|---|
Uncontrolled Keywords: | Stenosi, Citologia, Diagnosi |
Subjects: | 600 Tecnologia - Scienze applicate > 610 Medicina e salute (Classificare qui la tecnologia dei servizi medici) > 617 Rami vari della medicina; Chirurgia |
Depositing User: | Nadia Del Gobbo |
Date Deposited: | 03 Feb 2016 11:06 |
Last Modified: | 03 Feb 2016 11:06 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/5506 |
Actions (login required)
View Item |