D'Agostino, Fabio and Del Core, Marianna and Sprovieri, Mario and Prestigiacomo, Marco and Via, Massimo La clorazione in situ per il trattamento delle acque di zavorra - Ballast Water Treatment System. Technical Report. IAMC-CNR, Capo Granitola. (Unpublished)
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La_clorazione_in_situ_per_il_trattamento_delle_acque_di_zavorra_-_Ballast_Water_Treatment_System.pdf Download (1MB) |
Abstract
Da più di un decennio gli organismi internazionali, aderenti all'IMO - International Maritime Organization, per la tutela del mare stanno combattendo una importante questione per la salvaguardia degli ecosistemi oceanici, in seguito alla mobilitazione di ingenti spostamenti di acqua di mare e continentali da un paese ad un altro a mezzo di navi mercantili, navi petroliere, navi da crociera, che usano le acque portuali come zavorra per assicurare una corretta linea di galleggiamento e una più sicura navigazione. L’acqua di zavorra, Ballast Water, usata per la stabilizzazione di grandi navi per il trasporto delle merci e dei passeggeri generalmente viene aspirata dal porto di partenza, immessa nei comparti stagni della carena, ed infine scaricata o durante la navigazione o all’approdo di un altro paese. Questa azione di carico e scarico non tiene conto della contaminazione dei mari degli altri paesi sversando, oltre sostanze chimiche, batteri, virus, specie fito-planctoniche e zoo-planctoniche, in modo non controllato e tale da che possano alterare l’equilibrio dell’ecosistema locale. La questione è ancor più grave se si pensa anche alla elevata cinetica di riproduzione di molti ceppi batterici e microalgali che, seppur prelevati in piccole concentrazione, dopo una settimana all’interno delle vasche di zavorra possono concentrarsi anche di 1.000 volte. Ciò permette a questi organismi viventi, con lo scarico della zavorra, di insediarsi nel nuovo habitat e, continuando a riprodursi, compromettere l’equilibrio dell’ecosistema locale. Questi organismi viventi mai visti e tantomeno censiti e monitorati nei nostri mari vengono detti Specie Aliene e sono conosciute anche gli acronimi A.I.S. – Aquatic Invasive Species – e/o HAOP – Harmful Aquatic Organisms and Pathogens. In questo rapporto tecnico si riportano sia gli aspettti normativi nazionali e internazionali volti a mitigare la questione sia la procedura base, basic approval, per l'approvazione della sostanza attiva che si vuole utilizzare per il sitema di trattamento delle acque di zavorra.
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