AA. VV., (2025) Notiziario Metodi Analitici & IRSA News Fascicolo 1/2025. Notiziario dei metodi analitici & IRSA news (1). pp. 1-52. ISSN 2465-017X
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Abstract
L'acqua è una risorsa fondamentale che va tutelata e preservata attraverso una gestione responsabile e innovativa per far fronte alle sfide connesse al cambiamento climatico e alla scarsità idrica. Ma l’acqua non va considerata come a sé stante: è di cruciale importanza considerarla nel suo insieme ed integrata negli ecosistemi. Il Notiziario si propone, grazie ad una visione multidisciplinare, di far fronte alle esigenze attuali di metodi e strumenti utili per preservare una risorsa fondamentale qual è l’acqua. La Rivista da quest’anno ha modificato il Comitato Editoriale. Si vuole ringraziare Stefano Polesello per il gran lavoro svolto in questi anni come responsabile Scientifico della Rivista e al suo fondamentale contributo per aver mantenuto il livello rigoroso e per l’azione di divulgazione. Il nuovo Responsabile Scientifico è Paola Grenni, ricercatrice senior dell’Istituto, che, per accrescere la visione multidisciplinare della Rivista, ha ampliato il Comitato Editoriale, facendo attenzione che tutte le cinque sedi dell’Istituto fossero qui rappresentate. Si ringrazia dunque le new entries: Bruna Matturro, Isabella Parlapiano, Marzia Ciampitiello, oltre agli “storici” Luigi Campanella, Anna Maria De Girolamo, Licia Guzzella, Luisa Patrolecco, Sara Valsecchi, noché Domenica Mosca Angelucci insieme a Carolina Cruz Viggi, anch’esse entrate lo scorso 2024. Il nuovo numero del Notiziario riporta diversi studi interessanti. Uno riguarda i laghi ed in generale ambienti lentici, sia naturali sia artificiali, oggetto di monitoraggio del nostro Istituto da decenni. Tali monitoraggi (qualità delle acque e dei sedimenti e sull’evoluzione degli ecosistemi) hanno permesso di raccogliere serie storiche importanti per alcuni specifici corpi idrici preziose anche per verificare gli impatti dei cambiamenti climatici in corso. Le variazioni e i processi che stanno interessando gli ecosistemi lacustri in risposta al riscaldamento climatico necessitano di dati regolari ed affidabili per poter essere descritti e compresi. Variabili apparentemente di facile acquisizione come temperatura e ossigeno disciolto sono fondamentali per una descrizione delle dinamiche in corso ma richiedono metodiche affidabili e confrontabili nel tempo. In questo numero del Notiziario viene presentato un confronto approfondito tra metodiche in uso e di nuova acquisizione, in particolare per garantire le confrontabilità dei dati nel lungo periodo, fondamentale negli studi a lungo termine per la misura di temperatura e ossigeno per una valutazione delle loro variazioni spaziali (es. lungo la colonna d’acqua lacustre) e temporali (stagionali e pluriennali). In questo numero vengono presentatati anche due articoli per la caratterizzazione della tossicità dei sedimenti dei bacini mediante test ecotossicologici utilizzando un crostaceo (Heterocyrpis inconguens) e dei phytotest con piante (Sorghum saccaratum, sorgo; Lepidium sativum, crescione e Sinapis alba, senape). Tali test sono utili, nell’ambito del recente D.M. n. 205 del 12 ottobre 2022, per la redazione del progetto di gestione degli invasi e nello specifico per la gestione dei sedimenti che necessitano di frequenti movimentazioni (fluitazioni e dragaggi) per il mantenimento della capacità utile di questi bacini. Allo stato attuale, infatti, i saggi di contatto standardizzati su sedimenti di acqua dolce sono relativamente pochi e alcuni aspetti (allestimento dei test e interpretazione dei risultati), restano da chiarire, prima di renderli utilizzabili su larga scala ai fini della valutazione del rischio ambientale. Gli articoli, dunque, testimoniano ancora una volata l’impegno del nostro Istituto per la messa punto di protocolli e metodi per la caratterizzazione chimica ed ecotossicologica delle acque e dei sedimenti, con l’obiettivo di mettere al servizio le proprie competenze per colmare alcune lacune conoscitive e offrire strumenti utili per il monitoraggio e la protezione degli ecosistemi acquatici. Infine, viene presentato il Digital droplet PCR (ddPCR), un metodo innovativo di metagenomica. Nello specifico viene presentato un protocollo applicativo, sviluppato dal Laboratorio di Microbiologia Ambientale e Biologia Molecolare dell'IRSA per l’analisi di biomarcatori coinvolti in processi di declorazione biologica in matrici contaminate da composti organoclorurati. Nello specifico il metodo viene utilizzato per la quantificazione di biomarcatori coinvolti in processi di biodegradazione o biotrasfromazione degli inquinanti nel contesto del biorisanamento per il biomonitoraggio ambientale. Vengono presentati gli elementi positivi rispetto ai metodi tradizionalmente utilizzati (es. Real Time PCR), quali ad esempio la maggiore precisione ed accuratezza del dato, superando la necessità di utilizzo di rette di calibrazione. L'articolo riporta un'applicazione per la quantificazione dei principali biomarcatori della declorazione degli organoclorurati, su consorzi di declorazione e campioni ambientali contaminati, confrontando i dati ottenuti con quelli della qPCR. I risultati evidenziano la robustezza e l'accuratezza della ddPCR, dimostrando il suo potenziale per il biomonitoraggio ambientale di matrici contaminate da organoclorurati, nonché la sua potenziale applicazione per la quantificazione di geni biomarcatori coinvolti nei processi di biodegradazione/biotrasformazione di altre classi di idrocarburi. L'approccio ddPCR descritto si propone quindi come strumento efficace per il biomonitoraggio di matrici contaminate nel contesto di interventi di biorisanamento.
Item Type: | Article |
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Subjects: | 500 Scienze naturali e Matematica > 540 Chimica e scienze connesse 500 Scienze naturali e Matematica > 550 Scienze della Terra 500 Scienze naturali e Matematica > 570 Scienze della vita; Biologia 600 Tecnologia - Scienze applicate |
Depositing User: | Dr Paola Grenni |
Date Deposited: | 12 Mar 2025 10:15 |
Last Modified: | 13 Mar 2025 16:35 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/23485 |
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