Thoni, Albin and Mussner, K. and Moroder, Ludwig (2005) Contaminazione dell’acqua e tasso di infezioni nel parto in acqua. Giornale italiano di ostetricia e ginecologia, 27 (10). pp. 433-437. ISSN 1971-1433
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Abstract
Introduzione: sono sempre di più le cliniche e gli ospedali che offrono il parto in acqua. Gli scettici, tuttavia, mettono in guardia dal rischio infettivo. Scopo di questo studio è stato di analizzare la carica microbica presente nella vasca in cui avviene il parto e di confrontare il tasso di infezioni dei neonati partoriti in acqua con quello dei bambini nati in modo tradizionale. Metodi: a partire dal 2001 è stato avviato uno studio prospettico in collaborazione con il Laboratorio Biologico della Provincia Autonoma di Bolzano per l’analisi microbiologica dell’acqua contenuta nella vasca da parto. Sono stati prelevati due campioni di acqua, il primo dopo aver riempito la vasca con acqua potabile (campione A) e il secondo a parto avvenuto (campione B). I pediatri hanno documentato i segni di sospetta infezione nei neonati partoriti dentro o fuori dall’acqua durante la loro permanenza in reparto. Risultati: dei 986 parti in acqua avvenuti dal 2001 al 2004 sono stati analizzati 300 campioni d’acqua. Nel campione A, prima dell’installazione di un sistema di filtri, sono state trovate legionelle nel 29%, Pseudomonas aeruginosa nel 22%, enterococchi nel 18%, coliformi nel 32% ed Escherichia coli nell’8% dei casi. Dopo l’installazione del sistema di filtri è stato possibile ridurre nettamente la contaminazione per alcuni tipi di germi: le legionelle non sono più state isolate, mentre Pseudomonas aeruginosa e i coliformi erano presenti solo nel 3 e nel 13% dei campioni. Nei campioni di tipo B sono state riscontrate contaminazioni elevate di coliformi totali nell’82% dei casi e Escherichia coli nel 64% con concentrazioni fino a 105 ufc/100 ml, oltre ad una contaminazione moderata (8-21%) da Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus e lieviti. Nell’1,22% dei bambini nati in acqua (12 su 986) è stato somministrato un antibiotico sulla base di segni di infezione iniziale, sia clinici (tachipnea, alitamento delle pinne nasali, cianosi) che biochimici (aumento della PCR, emocromo), rispetto al 2,63% dei neonati partoriti con metodi tradizionali (17 su 647) (p <0,05). Conclusioni: l’installazione del sistema di filtri ha ridotto significativamente la contaminazione dell’acqua in entrata nella vasca, eliminando in particolare la presenza di legionelle. È evidente come, durante il periodo espulsivo, venga eliminato materiale fecale nella vasca e l’acqua possa essere contaminata da diversi microrganismi. Dopo il parto in acqua non è stata osservata una maggiore frequenza di infezioni neonatali rispetto ai parti tradizionali.
Item Type: | Article |
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Additional Information: | Editoriale |
Subjects: | 600 Tecnologia - Scienze applicate > 610 Medicina e salute (Classificare qui la tecnologia dei servizi medici) > 618 Altri rami della medicina; Ginecologia e ostetricia, Pediatria, Geriatria |
Depositing User: | Matteo Viola |
Date Deposited: | 11 Apr 2013 11:11 |
Last Modified: | 15 May 2013 13:16 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/5013 |
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