Recidiva di adenocarcinoma endometriale a livello sottocutaneo in prossimità della cicatrice laparotomica come unico sito di ripresa della malattia

Bertoldi, A. and Salimbeni, A. (2011) Recidiva di adenocarcinoma endometriale a livello sottocutaneo in prossimità della cicatrice laparotomica come unico sito di ripresa della malattia. Giornale italiano di ostetricia e ginecologia, 33 (2). pp. 89-92. ISSN 1971-1433

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Abstract

Il carcinoma dell’endometrio è la neoplasia ginecologica più frequente nei paesi sviluppati e rappresenta l’ottava causa di morte tra le donne. Il caso clinico che abbiamo osservato durante la nostra attività professionale riguarda il caso di una donna di 73 anni, caucasica, affetta da Adenocarcinoma Endometrio (G2). La paziente è stata sottoposta, prima dell’intervento, agli esami diagnostici necessari alla stadiazione della malattia, dai quali è emerso che il tumore era limitato all’utero, non vi erano ripetizioni di malattia ne a livello linfonodale ne in altri organi. La paziente è stata sottoposta ad isterectomia totale extrafasciale, annessiectomia bilaterale, washing peritoneale, biopsia omento e biopsie sottodiaframmatiche bilaterali. L’esame istologico definitivo ha confermato che la neoplasia corrispondeva ad adenocarcinoma endometrio che si estende alla metà esterna del miometrio (Stadio IC sec. Figo). Successivamente, affidata alle cura degli Oncologi, la paziente è stata sottoposta cicli di radioterapia esterna pelvica per 5 settimane. A circa un anno e mezzo di distanza dall’intervento, durante un controllo, all’esame obiettivo si palpava una massa nella parete addominale anteriore, in sede paramediana sinistra, in prossimità della cicatrice laparotomica, nel tessuto sottocutaneo. Tale neoformazione è stata asportata, dall’esame istologico è emerso che il reperto è compatibile con ripetizione neoplastica metastatica in sede sottocutanea a primitività endometriale. La chirurgia è il trattamento di prima scelta per il carcinoma endometriale. In letteratura è ancora dibattuto se l’exeresi linfonodale, sia dei linfonodi pelvici che lombo-aortici, sia di per sé di beneficio clinico. Sicuramente la dissezione linfonodale è necessaria nei pazienti con linfonodi sospetti alla TC o alla RMN. Certamente per quanto concerne il nostro caso e gli altri riportati in letteratura, non riteniamo che le metastasi della parete addominale possano avere correlazione con la mancata linfadenectomia. L’eventuale correlazione a diffusione emato-linfatica o ripetizione per “inseminazione” di cellule nel corso dell’intervento non possono essere surrogate dalla limitatezza della casistica.

Item Type: Article
Uncontrolled Keywords: Adenocarcinoma endometrio, chirurgia, linfadenectomia, radioterapia
Subjects: 600 Tecnologia - Scienze applicate > 610 Medicina e salute (Classificare qui la tecnologia dei servizi medici) > 618 Altri rami della medicina; Ginecologia e ostetricia, Pediatria, Geriatria
Depositing User: Matteo Viola
Date Deposited: 08 Aug 2013 13:03
Last Modified: 08 Aug 2013 13:03
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/6519

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