Elga, Marvelli (2015) Approccio psico-socio-antropologico alla scomparsa di persona. Profiling. I profili dell’abuso, 6 (3). ISSN 2282-3867
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Abstract
Al pari di qualsiasi altra condotta umana, la scomparsa di persona ascrivibile alla categoria dell’allontanamento volontario è la risultante di almeno due classi di determinanti, di cui una è costituita dalla motivazione e l’altra dalle circostanze ambientali. Accogliendo la prospettiva ermeneutica suggerita dall’ultima Relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, si propone un’interpretazione dell’evento critico in chiave psico-socio-antropologica, ossia quale manifestazione riconducibile, al contempo, alle caratteristiche individuali del soggetto, al microcontesto di appartenenza e all’organizzazione sociale ampiamente intesa. L’analisi multivariata del fenomeno mediante l’applicazione dei concetti di «autoefficacia» di Bandura, di «campo» lewiniano e di «società liquida» di Bauman conferma la natura espressiva della condotta di allontanamento volontario, da intendersi, in ogni caso, come manifestazione di una condizione di disagio della persona.
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