Benincasa, Fabrizio and Carboni, Donatella and De Vincenzi, Matteo (2012) Il sole come fattore determinante nella genesi, diffusione e affermazione dell'Homo sapiens sapiens. CNR, Istituto di biometeorologia, Firenze. ISBN 978-88-95597-12-6
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Abstract
Il Volume, nelle intenzioni degli autori, vuole mostrare che la radiazione solare è stata il parametro ambientale che più di altri ha condizionato la Geografia umana. Il legame è innegabile. In passato (più che negli ultimi secoli), ovunque si stanziassero, gli esseri umani dovettero adattarsi agli ambienti colonizza ti, che consentivano de terminate attività e determinati stili di vita. Infatti solo in determinati contesti geografici, piuttosto che in altri, poterono sorgere grandi civiltà e società complesse. Si aggiunga a ciò la capacità dell’uomo di “adattare” l’ambiente laddove possibile, grazi e a basilari conoscenze tecniche di cui già si dotarono i nostri antenati più antichi. Alla lu ce di questo duplice aspetto “deterministico” e “possibilistico” si è cercato di valutare l’effetto di un fenomeno naturale così presente come la radiazione solare, sia nella genesi degli uomini che nella loro diffusione e affermazione planetaria. Così dopo aver affrontato l’evoluzione dai primi ominidi all’Homo sapiens sapiens, si affronta il passaggio dalla grotta-abit azione alla abitazione interamente costruita secondo le esigenze scaturite dal luogo e dal momento. Il passaggio dalla abitazione all’insieme delle abitazioni, ovvero al villaggio, è una fase conseguenziale legata fondamentalmente alla difesa dagli aggr essori e al reciproc o sostentamento. L’abitazione e l’abitato sono espressioni culturali che valorizzano l’intelletto e lo stile di vita dell’uomo che, diventando agricoltore-allevatore stanziale, risolve buona parte dei suoi problemi immanenti e può dedicare tempo ed energie ad analizzare e spiegarsi fenomeni per lui trascendenti. L’excursus si chiude allora proprio al momento in cui l’uomo, divenuto “pensante e creativo”, prende coscienza di sé e dell’ambi ente che lo circonda, evolvendo così dallo psichismo al teismo. La complessità e l’interdisciplinarietà degli argomenti coinvolti ha indotto gli autori a dividere il volume in due parti. La prima che corrisponde esattamente al titolo del volume e la seconda a cui il lettore può far riferimento per acquisire quelle nozioni, sulle connessioni fra la radiazione solare e la biologi a e la fisica terrestre, necessarie per meglio comprendere certi concetti di geografia astr onomica e di fotobiologia, solamente accennati nella prima parte. L’insieme degli aspetti antropici, geografici, biologici e fisici porteranno il lettore a capire che l’Homo sapiens sapiens è tale indipendentemente dal colore della pelle, colore legato solo al clima radiativo in cui l’uomo si è evoluto, e che non ha nulla a che vedere con tutte le altre caratteristiche umane siano esse fisiche o intellettive. In altre parole gli autori (e non solo loro) sono convinti che le differenze fra le razze umane e fra gli individui sono solame nte di tipo somatico e culturale e quindi inutilizzabili per una assurda e inutile classificazione qualitativa di tipo intellettivo e morale. Ad esempio, le diverse culture, nello spazio e nel tempo, hanno quantificato la bellezza con parametri del tutto differenti. La bellezza di Venere si è fortemente “modificata” dall’era classica ad oggi; così, mentre nella nostra cu ltura la “bellezza” femminile ha spinto le donne verso l’anoressia, fra le popolazioni africane della fascia centrale la cultura dominante spinge le donne verso l’obesità. Chi ha ragione? Chi ha torto? Chi è culturalmente più evoluto, l’Occidente bianco o l’Africa nera? A nostro avviso siamo in presenza di pelli di colore diverso ma di uno stesso identicamente insensato atteggiamento. È tempo di uscire dal buio dei nostri pregiudizi illuminando le nostre conoscenze con l’intelligenza che “muove il Sole e le altre stelle".
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