Posidonia oceanica per la difesa delle coste sabbiose. Ovvero come difendere il litorale con l’aiuto delle fanerogame marine

Boccalaro, Federico and Cantasano, Nicola (2012) Posidonia oceanica per la difesa delle coste sabbiose. Ovvero come difendere il litorale con l’aiuto delle fanerogame marine. Geologia dell'ambiente, 20 (3). pp. 8-17. ISSN 1591-5352

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Abstract

Un mezzo molto efficace e del tutto naturale per la difesa del litorale è costituito dalla tutela delle praterie di Posidonia oceanica. L’azione frenante delle foglie riduce, infatti, l’impatto delle onde contro il litorale e la compenetrazione delle radici e dei rizomi con il fondo sabbioso impedisce il trasporto solido. Le praterie di Posidonia oceanica costituiscono,perciò, un’importante cintura naturale di contenimento e di protezione delle nostre coste dall’azione erosiva del moto ondoso. È stato, infatti, stimato che la regressione di un solo metro di prateria può provocare la perdita di 15 - 18 metri di litorale sabbioso. La riduzione dell’idrodinamismo in prossimità del fondo, (a livello dei rizomi) ha anche importanti implicazioni ecologiche in quanto influisce su numerosi aspetti dell’ecosistema quali il pattern di distribuzione della fauna vagile, il grado di insediamento e di distribuzione degli epifi ti sessili, la variazione dei nutrienti nella colonna d’acqua ed il tasso di sedimentazione. La diminuzione dello stress meccanico, conseguente all’attenuazione dell’idrodinamismo a livello rizomico determina, inoltre,un ambiente meno stressato e più stabile rispetto allo strato fogliare tale da favorire l’insediamento di numerosi organismi fito e zoobentonici in condizione di “epibiosi” (condizione di vita di un organismo su un altro),senza che si instaurino necessariamente rapporti di parassitismo, commensalismo o simbiosi).Queste condizioni in continua evoluzione potrebbero spiegare la grande ricchezza ed eterogeneità delle specie animali e vegetali osservata nello strato rizomico delle praterie di Posidonia oceanica. Gli erbari costituiscono,inoltre, un luogo di riproduzione ideale e una sorta di “asilo nido” per numerose specie di pesci, un substrato per gli organismi epifiti e per la fauna sedentaria e una fonte di cibo e rifugio per la fauna natante. Se poi consideriamo la possibilità di reimpianto di Posidonia oceanica su preesistenti popolamenti ormai diradati o scomparsi, possiamo annoverare la messa a dimora di Posidonia oceanica tra le tecniche di Ingegneria Naturalistica di tipo stabilizzante per la difesa costiera, in analogia alla messa a dimora di talee per la difesa del suolo.

Item Type: Article
Subjects: 500 Scienze naturali e Matematica > 570 Scienze della vita; Biologia > 577 Ecologia
Depositing User: Dr Nicola Cantasano
Date Deposited: 12 Dec 2016 09:41
Last Modified: 12 Dec 2016 09:41
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/15601

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