Mattioli, Lorenzo (2011) Uno (l’edificio), nessuno e centomila. bollettino ingegneri (n.12). pp. 19-24. ISSN 2035-2417
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Abstract
La prassi progettuale e costruttiva contemporanea è arrivata infine a definire sempre più distinte professionalità per ogni aspetto o fase sia del progetto che esecutiva, probabilmente tralasciando anche la ricerca ed approfondimento di ogni aspetto inerente la definizione di un linguaggio architettonico organico. L’edificio non può più essere apprezzato come un insieme di solidi opportunamente disposti e fisicamente legati nelle spazio al fine di assolvere ad una determinata funzione utile all’uomo. Ne consegue che le tre componenti vitruviane, firmitas-utilitas-venustas, non possono più essere considerate come intimamente legate tra loro e concretamente interdipendenti dal momento in cui si inizia a parlare dell’involucro di un edificio.
Item Type: | Article |
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Uncontrolled Keywords: | Architettura, ingegneri edile, l'edificio |
Subjects: | 600 Tecnologia - Scienze applicate > 620 Ingegneria e attivita' affini 700 Arti, Belle arti e Arti decorative |
Depositing User: | Collegio Ingegneri Toscana |
Date Deposited: | 06 May 2011 07:32 |
Last Modified: | 06 May 2011 07:32 |
URI: | http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/3266 |
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