Dalla cultura ai servizi alle vittime: l’esperienza del Centro per le Vittime di Casalecchio di Reno

Devani, Gianni (2007) Dalla cultura ai servizi alle vittime: l’esperienza del Centro per le Vittime di Casalecchio di Reno. Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, I (2). pp. 42-60. ISSN 1971-033X

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Abstract

Riassunto La creazione dei Centri per le Vittime, che solo in Italia continua ad essere disattesa, può presentare percorsi che, oltre all’aspetto della sperimentazione, includono quello dell’originalità: è il caso del Centro di Casalecchio di Reno, nato dall’esperienza della strage del 6 dicembre 1990 all’istituto Salvemini (11 studentesse ed 1 studente uccisi, 80 feriti gravi per la caduta di un aereo militare in avaria dentro la scuola). In questo caso, infatti, la rielaborazione collettiva della tragedia subita è giunta a voler affermare il ruolo e la dignità della “vittima”, soggetto portatore di diritti che devono essere riconosciuti e salvaguardati attraverso atti concreti e garantiti che vadano al di là dei pur importanti sentimenti di generica solidarietà. L’esperienza ci ha insegnato che ogni vittima, indipendentemente dalle cause che ne hanno determinato tale stato, vede la propria situazione caratterizzata da un progressivo abbandono e senso di solitudine. Una comunità che riconosca la solidarietà e la coesione sociale come valori primari non può che collocare l’attenzione e l’assistenza alle proprie “vittime” nell’ambito dei diritti inalienabili. Abstract The creation of centers for helping and supporting victims may present a variety of aspects, including experimental and original aspects: that is the case of the Center of Casalecchio di Reno, born after the disaster of 6 December 1990 at the Salvemini Institute, where 12 students were killed and about 80 people were seriously injured after a military plane fell down over a school. The collective re-elaboration of the tragedy (and of the trauma many people suffered from) seems to demonstrate the need to show, once again, the central role played by the victim. In fact, this one is a subject of rights that should be defended and recognized besides the -however deeply important- feelings of solidarity the community experiences. Résumé La mise en place des Centres d'aide aux victimes, qui continue à ne pas être faite (seulement en Italie), peut présenter des parcours qui, au-delà de l'expérimentation, incluent de l'originalité: c'est le cas du Centro di Casalecchio di Reno, né de l'expérience du massacre du 6 décembre 1990 au lycée technique "Istituto Salvemini" (11 étudiantes et un étudiant ont été tués et 80 gravement blessés à cause de l'écrasement d'un avion militaire en panne sur cet établissement scolaire). Dans ce cas, en effet, grâce à la réélaboration collective de la tragédie subie, on veut affirmer le rôle et la dignité de la "victime", qui est un sujet porteur de droits qui doivent être reconnus et sauvegardés par des actes concrets et garantis au-delà des sentiments de solidarité, pourtant très importants. L'expérience nous a enseigné que chaque victime, indépendamment des causes qui en ont déterminé un tel état, voit sa situation caractérisée par un abandon progressif et une sensation de solitude. Une communauté capable de reconnaître la solidarité et la cohésion sociale comme des valeurs primaires, ne peut que faire attention et donner assistance à ses "victimes", dans le domaine des droits inaliénables.

Item Type: Article
Uncontrolled Keywords: Centri per le vittime di reato e calamità, vittimologia, sicurezza
Subjects: 300 Scienze sociali
Depositing User: Prof.ssa Raffaella Sette
Date Deposited: 07 Sep 2007
Last Modified: 20 May 2010 12:01
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/427

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