Trattamento dell’early rectal cancer: la nostra esperienza

Biondi, A. and Tropea, Alessandro and Monaco, Giuliana and Musumeci, Nicola and Benfatto, G. and Basile, Francesco (2011) Trattamento dell’early rectal cancer: la nostra esperienza. Il giornale di chirurgia, 32 (1/2). pp. 34-36. ISSN 1971-145X

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Official URL: http://www.giornalechirurgia.it/materiale_cic/531_...

Abstract

Scopo. I pazienti con cancro rettale precoce (ERC), limitato alla mucosa e sottomucosa, non presentano elevati indici di rischio citologico e istologico quali invasione vascolare e neurale, scarsa presenza di cellule differenziate e ulcerazione del tumore. In questi pazienti l’escissione locale del tumore rettale è in grado di ottenere risultati ontologicamente radicali, mantienere la funzionalità anale, della vescica e delle funzioni sessuali. Nei pazienti con tumore in stadio T1, si riesce ad ottenere degli ottimi risultati chirurgici con percentuale di successo del 90-95%. Il rischio di recidiva è abbastanza lieve (5-10%), come riportato in letteratura. Lo scopo di questo studio è evidenziare la migliore scelta chirurgica in pazienti affetti da ERC. Il nostro lavoro si basa sullo studio clinico della neoplasia con tutti i relativi esami di laboratorio e l’analisi della tecnica chirurgica effettuata nei pazienti del gruppo in osservazione. Pazienti e metodi. Presso il Dipartimento di Chirurgia Generale ed Oncologia dell’Università di Catania, da gennaio 2004 a luglio 2009 sono stati esaminati 16 pazienti con cancro iniziale del retto. In media la dimensione dei tumori nel sito d’impianto era 3,4 cm (range 3-5 cm). La distanza media dall’ano era di 5,8 cm (range 4,5-10 cm). Le neoplasie si presentavano vegetanti e mobili rispetto ai piani muscolari. Risultati. Gli esami istologici evidenziarono neoplasie pT1 confinata alla sottomucosa in 13 pazienti, pT2 con compromissione della muscolaris mucosae in 3 pazienti. Il grado istologico evidenziò neoplasie G1 in 9 casi e G2 in 7 casi. Discussione. Il cancro del retto basso, diagnosticato in stadio T1, necessitò di un’accurata stadiazione preoperatoria. L’exeresi locale può essere una reale alternativa alla chirurgia tradizionale. In questi pazienti l’exeresi della neoplasia può assicurare una sopravvivenza media a 5 anni nell’85% dei casi. Conclusioni. L’exeresi locale è una valida scelta chirurgica se supportata da rilievi istologici che possano soddisfare i criteri di escissione neoplastica: neoplasia T1 con margine di resezione di almeno1mm, con differenziazione istologica G1-G2 e nessuna infiltrazione né linfatica né ematica.

Item Type: Article
Uncontrolled Keywords: Cancro rettale - Margini sicuri - Resezione
Subjects: 600 Tecnologia - Scienze applicate > 610 Medicina e salute (Classificare qui la tecnologia dei servizi medici) > 617 Rami vari della medicina; Chirurgia
Depositing User: Nadia Del Gobbo
Date Deposited: 29 Apr 2016 09:01
Last Modified: 29 Apr 2016 09:01
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/7271

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