Vincoli geologici per la gestione del paesaggio culturale. Piano di gestione del sito Unesco "Costiera Amalfitana"

Violante, Crescenzo (2016) Vincoli geologici per la gestione del paesaggio culturale. Piano di gestione del sito Unesco "Costiera Amalfitana". Project Report. CNR-IAMC, Napoli Italia. (Unpublished)

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Abstract

Nell’analisi delle interrelazioni tra fattori naturali e fattori antropici da cui scaturisce il Paesaggio la componente idro-geo-morfologica ricopre un ruolo regolatore in grado di influenzare la distribuzione delle forme viventi e la percezione visiva e sensoriale della collettività. Le forme e i caratteri del paesaggio fisico concorrono significativamente alla definizione dell’ambiente naturale con cui l’uomo interagisce e insieme alle specificità dei processi geologici forniscono indicazioni importanti per la stima e la localizzazione degli impatti potenziali sulle caratteristiche strutturali e funzionali del territorio. I caratteri fisico-geologici del paesaggio oltre a definire la morfologia, l’energia del rilievo e la natura dei terreni, modulano l’esposizione ai vari flussi di energia (eolica, solare, termica etc.), controllano l’andamento del reticolo idrografico e delle risorse idriche, fissando vincoli ambientali per l’insediamento e lo sviluppo delle attività antropiche e delle comunità biologiche. Leser (1997) vede il significato ecologico della geomorfologia nella sua funzione di fattore regolatore per molte funzioni dell'ecosistema paesaggio, sopratutto nei confronti della differenziazione spaziale del bilancio ecologico. La percezione del paesaggio deriva, quindi, dell’interazione tra più processi – fisici, biologici e sociali – tra loro fortemente interagenti e interdipenti. Nonostante l’importanza dell’ambiente fisico nella definizione di paesaggio le geoscienze non sono ancora pienamente applicate nelle gestione del territorio. A parte ciò che riguarda i rischi derivanti da catastrofi naturali (essenzialmente frane e inondazioni), il paesaggio e gli habitat che lo compongono sono ancora percepiti come un insieme di processi biologici che operano su un “substrato” geologico sostanzialmente inerte, avallando un approccio opposto a quello che prevede l’interazione e l’interdipendenza tra più processi. In Italia il Progetto Carta della Natura (APAT, 2003), nato principalmente come strumento conoscitivo per identificare lo stato dell’ambiente naturale e di stimarne qualità e vulnerabilità a diverse scale di analisi, riconosce l’importanza dei caratteri fisiografico-geomorfologici e di copertura del suolo nella definizione di “tipi e unità di paesaggio” a una scala di osservazione estensivo-regionale di 1:250.000. Più in particolare i parametri che definiscono il tipo di paesaggio sono: l’elevazione (in m.s.l.), l’energia di rilievo, i litotipi prevalenti, il reticolo idrografico, le componenti fisiografiche e la copertura di suolo prevalente. Il progetto prevede una seconda scala di analisi a 1:50.000 sulla quale basare la caratterizzazione e mappatura degli habitat secondo il codice di nomenclatura della Comunità Europea “CORINE biotopes” cercando di integrare, con un approccio sistemico, le varie componenti fisiche, biotiche e antropiche del paesaggio. Da quanto detto risulta evidente il legame tra paesaggio, habitat, ecosistema e componente antropica, quest’ultima intesa come agente in grado di trasformare il paesaggio fino a caratterizzarlo in modo prevalente. E’ facile intuire l’alto numero di variabili da considerare per la caratterizzazione e la mappatura di tali sistemi. Diventa necessario, quindi, effettuare delle semplificazioni che consentano di individuare un numero relativamente limitato di caratteri diagnostici con cui identificare, riconoscere e cartografare un determinato paesaggio e gli elementi che lo compongono. Il Piano di Gestione della Costa d’Amalfi offre la possibilità di contribuire allo sviluppo e al miglioramento di una tale metodologia attualmente applicata in poche regioni d’Italia e in modo disomogeneo. Nel caso in esame un forte elemento di diversificazione riguarda la scala di analisi che, a fronte della ridotta estensione del territorio in esame, deve necessariamente essere di alta definizione (circa 1:10.000). Uno dei punti critici da sviluppare riguarda sicuramente il legame tra caratteri fisici del paesaggio e andamento delle temperature e della piovosità e quindi tra clima locale e distribuzione spaziale della vita. Come accennato in precedenza i caratteri fisiografici e geomorfologici rivestono una funzione ordinatrice dello spazio con influenza diretta sui potenziali ecologici del paesaggio stesso, ad esempio regolando il microclima attraverso l’esposizione e la clivometria. L’ipotesi di lavoro che si intende seguire nello studio del paesaggio amalfitano si basa essenzialmente sui concetti della “Landscape Ecology” (Troll, 1939), letteralmente traducibile come Ecologia del Paesaggio ma intesa nell’accezione più esaustiva di “Ecologia dei Sistemi Ambientali” (Geoecologia). L'oggetto della Landscape Ecology è il paesaggio definibile come un sistema di ecosistemi o ambienti, in cui si integrano gli eventi della natura e le azioni della cultura umana. Nella scala biologica dei livelli di aggregazione della materia vivente il paesaggio compare quindi ad un livello superiore, rispetto a quello dei singoli ecosistemi. In particolare si cercherà di descrivere e caratterizzare l’articolazione dello spazio naturale attraverso l’individuazione di unità spaziali omogenee dal punto di vista fisico riferibili esclusivamente a fattori abiotici. Tale approccio costituisce un primo passo verso la corretta individuazione di unità (ecologiche) di paesaggio che potrà essere effettuata attraverso la sommatoria funzionale tra areali omogenei per fattori fisici, informazioni relative ai fattori vegetazionali e faunistici e uso antropico del suolo in una prospettiva olistica.

Item Type: Monograph (Project Report)
Uncontrolled Keywords: Paesaggio culturale, UNESCO, Costiera Amalfitana
Subjects: 500 Scienze naturali e Matematica > 550 Scienze della Terra
500 Scienze naturali e Matematica > 550 Scienze della Terra > 551 Geologia, Idrologia, Meteorologia
Depositing User: Dr Crescenzo Violante
Date Deposited: 27 Jan 2020 08:58
Last Modified: 27 Jan 2020 08:58
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/19441

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