Testimonianze storiche e recenti sull'uso della terra cruda nel patrimonio architettonico himalayano

Sestini, Valerio (2012) Testimonianze storiche e recenti sull'uso della terra cruda nel patrimonio architettonico himalayano. Bollettino ingegneri, 60 (5). pp. 3-13. ISSN 2035-2433

[img]
Preview
PDF
Sestini___N.5-2012.pdf

Download (692kB)
Official URL: http://www.bollettinoingegneri.it/articoli/Sestini...

Abstract

La cronistoria delle esplorazioni nel Karakorum e nelle regioni limitrofe evidenzia, fin dalla metà dell’Ottocento, la presenza in questa area di vari viaggiatori eruditi. Dai loro scritti sulle abitazioni e sui centri abitati emerge talvolta anche l’osservazione dell’uso della terra cruda dove questo materiale viene ricordato con la semplice dizione di “mattoni cotti al sole” o “di ciottoli cementati con terra”. Successivamente a questi, in tempi più recenti, hanno fatto seguito vari studiosi parte dei quali si sono occupati più specificatamente dell’architettura e dei materiali impiegati. Notevole anche letteratura storica sul Tibet nonostante le grosse difficoltà di accesso a questo paese. Le testimonianze dei viaggiatori e dei religiosi, che hanno avuto occasione di visitarli per motivi diversi, contengono accenni all’architettura e ai materiali impiegati, tra cui la terra. Rare invece sono le notizie sull’Himalaya centrale del Nepal per lo stretto isolamento di questo paese verso il mondo occidentale fin dalla metà dell’ Ottocento. Le uniche eccezioni sono dovute ai padri cappuccini che transitarono da Kathmandu durante il corso dei loro viaggi verso Lhasa o a qualche isolato esploratore al servizio del Survey of India che riuscì a penetrare in Nepal ed in Tibet. Anche nel settore orientale la letteratura storica disponibile è assai scarsa, mentre si hanno, in particolare sul Bhutan, studi recenti sull’architettura di tale paese. In questi si trovano osservazioni sull’impiego della terra cruda nelle costruzioni. Ricerche dirette sull’architettura in crudo sono state fatte in tempi assai recenti nell’Himalaya del Nepal, in particolare nell’alta valle della Gandaki e nella valle di Kathmandu. Il lavoro che segue è la sintesi di una più vasta indagine iniziata con lo scopo di conoscere la diffusione e il valore di un’architettura in crudo, che in molti casi rappresenta una espressione emblematica di una civiltà, degna di tutela e conservazione.

Item Type: Article
Uncontrolled Keywords: Himalaya, ambiente, architettura e terra cruda
Subjects: 600 Tecnologia - Scienze applicate > 620 Ingegneria e attivita' affini
700 Arti, Belle arti e Arti decorative > 720 Architettura (Classificare qui le opere d'insieme su Architettura, Urbanistica e Paesistica)
Depositing User: Collegio Ingegneri Toscana
Date Deposited: 20 Sep 2012 10:03
Last Modified: 29 Mar 2013 12:35
URI: http://eprints.bice.rm.cnr.it/id/eprint/4311

Actions (login required)

View Item View Item